I taccuini di Tarrou – 424

Ho sempre preso tutto troppo, troppo sul serio. La sensibilità e il sentimento del tragico, eccessivamente sviluppati, mi impediscono di lasciar correre, di volgere lo sguardo altrove, di restare indifferente. Vivo tutto ciò che avviene attorno a me e dentro di me come una questione di vita o di morte, e mi consumo in fretta, come una candela che brucia da entrambi i lati.

Per questo motivo, dal punto di vista letterario, testi puramente comici come Il nasoMemorie di un pazzo di Gogol’ mi disarmano. Dinanzi ad essi posso soltanto sorridere, e nient’altro, di quel sorriso arreso e triste di chi sa di non sapere ridere.

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